Panorama entra a pieno titolo nella galassia della lobby
creata da TAP.
Dopo aver fatto un articolo sul nostro movimento e
sull’opposizione al progetto da parte del sindaco di Melendugno, articolo a dir
poco squallido perché fatto da estratti di discorsi giusto per farci sembrare 4
idioti che combattono perché non hanno nulla da fare, che combattono solo
perché interessato il territorio di residenza, che combattono contro gli interessi del popolo, perché per
Panorama Tap è “strategico”. Ora organizza un evento “Dibattito
“Pensare al lavoro, creare il lavoro”. invitando il Country
manager di TAP Giampaolo Russo e suoi amichetti di Confindustria.
Inizia parlando di dialogo e confronto che potrebbero
assottigliare le distanze tra ditta, proponente il progetto, e la cittadinanza.
Vorremo ricordare a Russo che lui non ha mai voluto un confronto pubblico e che
lui ha girato casa per casa a cercare consensi e che questi incontri sono
avvenuti sempre nel massimo segreto, per poi riportarli e farli passare, come incontri pubblici nelle sue scartoffie.
Al minuto 1:10 attacca le commissioni atte a giudicare il
progetto, le attacca perché lo bocciano o hanno da ridire. La nostra domanda è
: non è che per caso il vostro progetto è penoso? Continua attaccando i
politici - Tap è inserito in tutti i documenti ufficiale , Tap è ritenuto
importante e strategico, ma poi ci si scontra con la burocrazia e non danno una
mano a superare gli ostacoli creati dalle strutture, le strutture sono fatte di
persone- cosa vuol dire? Che non riesce da per tutto a fare lobby? Cosa vuol
dire? Che forse i politici dovrebbero fare pressioni verso i tecnici delle
diverse commissioni?
Poi parla di trasparenza, la stessa dimostrata da loro con
le prospezioni in mare; ancora non crediamo che si possano rompere
contemporaneamente due AIS i sistemi che occorro per sapere il posizionamento e
la velocità di una nave, difatti poi scopriamo che una delle due navi è andata
a nord dei laghi alimini e casualmente una nuova possibilità di approdo e
proprio li.
Al minuto 3:15 parla di impatti con l’ambiente, chiedendo
alla platea, eravamo in 30 al massimo, se erano a conoscenza di quanti tubi
passano per le città e sotto le abitazioni, non considerando però il fatto che
i suoi tubi sono di tre metri di diametro e portano gas ad alta pressione.
Prende le parole di un cittadino qualunque, preoccupato per la propria salute,
e la usa a suo comodo .Ma, di nuovo, per noi non è importante parlare del
progetto. Che sia impattante o no è solo uno degli aspetti dell’intera IDEA
TAP.
Arriviamo al clou, pensate che parli di lavoro? Ma noooo
ingenuiiiii … non hanno posti da offrire e lo sanno benissimo, dei posti di
lavoro, che potrebbe portare tap, lo ha
fatto dire al suo amico della camera del commercio “siamo una terra che dice
troppo spesso di no” un chiaro invito a non farsi scappare l’opportunità tap.
Ricordiamo ai signori della camera di commercio i si che negli anni ci hanno
caratterizzato. ILVA CERANO MONTEDISON COLACEM… continuiamo?
Dicevamo, lui non parla di lavoro, lui parla
dell’opportunità che ha il territorio con tap, grazie ai soldi che ha promesso,
ora per sistemare la costa ora per qualcosa altro, magari un giorno se ne
escono che ci costruiscono un “nuovo palazzetto” . a noi non sembra
un’opportunità ma un comprare il consenso.
E qui finisce il suo intervento fatto di nulla. Ora potrà
inserire anche questa presenza farsa all’interno della sua documentazione da
presentare ai suoi amici a Roma. Ora potrà dire che ha incontrato anche gli
universitari (presenti 15 di cui 6 contrari e 9 interessati alla linea wireless
presente in aula).
Ancora una volta il territorio si è dimostrato, nonostante
gli sforzi di Panorama, con il suo articolo pro tap e con questo incontro, la
sua contrarietà a un’opera inutile.
Noi ribadiamo la nostra contrarietà all’opera in tutti i
suoi aspetti, partendo nel mettere in discussione la strategia energetica come
dimostrano le stime sui consumi di gas, come conferma la mancata partenza del rigassificatore
di Livorno già terminato da anni. Siamo contro perché non esiste un aggiornato
piano energetico italiano ed europeo, nulla giustifica la creazione di questa
Opera Inutile e lo spreco di soldi pubblici europei (nostri). Perché il costo dell’infrastruttura, che Snam
dovrà costruire per far arrivare il gas nell’hub austriaco, è enorme e ricadrà
sulle nostre bollette.
Crediamo che sia importante mettere al centro della
discussione politica sull’energia la
persona e non gli interessi di privati che fanno il bello e cattivo tempo con
soldi pubblici. La storia delle grandi opere insegna; dal Vajont ai recenti
casi dell’Expo di Milano. Gli interessi calpestano ogni dignità, non tengono
conto dei territori e di chi li abita. Le nuovi grandi opere sono invece
esclusivamente il supporto fisico su cui costruire le speculazioni finanziarie
che si basano sulla gestione emergenziale delle risorse naturali.
Questo incontro con TAP e Confindustria ci sembra nascere
sull’esigenza, da parte del consorzio con sede legale in Svizzera a Baar (noto
paradiso fiscale), di far cadere la discussione su due punti: la promessa di posti di lavoro
inesistenti e l’eccessiva burocratizzazione degli iter
autorizzati dei progetti. TAP vorrebbe far credere che le colpe del fatto che il loro progetto sia
stato bocciato tre volte sia della burocrazia e non dei loro tecnici che hanno
presentato un progetto carente in moltissime parti (il ministero ha chiesto
l’integrazione di 50 punti – loro le hanno presentate e ci sarà da ridere), un
progetto che è dannoso già sulla carta. Ma questo serve sempre a sviare il
discorso, spostarlo da quello che è il punto principale, il modello di sviluppo
e l’inutilità dell’opera ovunque venga pensata.
Sia ben chiaro che noi non combattiamo solo contro
l’idraulico TAP ma anche contro chi ha
inventato questa emergenza e contro quella politica sorda alle necessità
della popolazione.
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