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venerdì 20 maggio 2016

Comunicato n`9 "il punto morto"



Dove ci eravamo lasciati? A si.!!
Tap che annuncia l'inizio dei lavori per poter fregare l'UE e, di conseguenza, tutti noi.
Il 15 sera, domenica, approfittando della festa della Madonna di Roca, seconda festività per importanza a Melendugno, tre personaggi di Tap, l'ingegnerino, l'addetto alla sicurezza ed un operaio, cercavano di alzare una recinzione in plastica in zona”Mascenziu”. I tre tipi alla nostra vista correvano ad indossare pettorina e casco protettivo e accortosi che chiamavamo i vigili abbandonavano tutto e correvano via.
Mascenziu si trova a circa 5 chilometri da San Basilio dove, secondo le autorità e la VIA e la UE, dovrebbe essere allestito il cantiere e iniziare i lavori (ricordiamo ancora una volta che entro il 16 tap avrebbe dovuto eradicare 231 ulivi, costruire una recinzione, mettere in sicurezza e costruire il pozzo di spinta. Tutto questo non è avvenuto e ora cercano goffe manovre per far credere di essere partiti),i vigili giunti sul posto alle 19.30 constatavano la presenza di un cartello retrodatato di inizio lavori e della recinzione 20 per 20 metri.
Il giorno dopo i vigili controllavano nuovamente il cantiere e verificavano che nessun intervento invasivo fosse stato effettuato rilevando coordinate e specifiche.
Tap non sa che pesci prendere e quindi si inventa che bonifiche belliche e archeologia” preventiva” sono inizio lavori e che, non potendo fare altro, li protrarrà portare avanti fino a ottobre quando gli ulivi potranno essere espiantati.
Di altro avviso l'ufficio tecnico del Comune di Melendugno,che rilavato il mancato inizio dei lavori nel termine del 16/05/2016 ha dichiarato DECADUTA l'Autorizzazione Unica,ovvero il permesso a costruire.
Ora passiamo alle barzellette solite di tap e ministeri.
La commissione VIA, per agevolare Tap, gli aveva permesso lo "spezzatino", cioè, essendoci grossi problemi ad
ottemperare a tutte le prescrizioni esistenti sull'intero tracciato, gli davano la possibilità di risolverli fase per fase indicando come partenza la zona del microtunnel a San Basilio, con le operazioni che dicevamo prima.
Non avendo Tap ottemperato a quanto previsto nella fase zero e a tutte le prescrizione del "ministero dell'ambiente", un funzionario del "ministero dello sviluppo" dichiara che Tap può partire da dove vuole e con quali lavori vuole,secondo lui però,non secondo i DM rilasciati per l'opera.
A noi questo suona molto strano, cambiare le regole partita in corso ci sembra alquanto poco trasparente ma ne sono testimonianza le intercettazioni su Tempa Rossa.
Ci chiediamo, che ruolo ha questo dirigente del Mise, che compiti ricopre veramente De Vincenti e quale quello di Quaranta, davvero è solo ufficio stampa?
Possibile che a TAP sia concesso tutto, anche lavorare al di sopra delle regole?
Aspettiamo molte cose ancora tra cui la fattibilità del micritunnel, come risolveranno i problemi geologici, come quelli ambientali.
TAP ASSUME SEMPRE PIU' I CONTORNI DI UNA TRUFFA.
Noi continuiamo a monitorare sapendo che solo con grosse forzature e con l'aiuto di politici e funzionari questo protetto potrà partire.
Per ora nulla si muove, ma finalmente gli alberi della zona "pozzo di spinta" sono liberi.
Chi vivrà vedrà.
NO TAP NE QUI NE ALTROVE.

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