UNA CONFERENZA STAMPA FARSA.
Venerdì 06 maggio 2016 a Bari è andata in scena la commedia
all’Italiana, a Bari si è messo su il baraccone di TAP.
Perché TAP ha scelto Bari e non Lecce per presentare il suo mega
progetto lacunoso, dannoso ed inutile?
Perché TAP ha chiesto tanto servizio d’ordine, soldi dei contribuenti,
a presidio di una conferenza stampa?
Ci siamo posti queste domande e abbiamo cercato di dare delle
risposte: TAP a Bari, perché sperava, forse, nella presenza di pochi giornalisti
leccesi, più informati di quelli nazionali, e quindi con la possibilità di dire
più inesattezze possibili e indorare la pillola di un progetto che non ha tutte
le autorizzazioni per poter partire. TAP a Bari, lontano da Lecce, per evitare la contestazione
puntuale e corretta, perché basata su documenti che accertano: la non
strategicità; il malaffare; la carenza di autorizzazioni e il non adempimento
delle prescrizioni. Oppure a Bari per provocare una reazione esagerata e
violenta, cosa che siamo stati ben attenti non avvenisse. Ci siamo trovati di
fronte, infatti, a tre camionette della polizia,Digos di Bari e Lecce ed in
più i Bravi dell’ AlmaRoma sempre pronti a scambiare chiacchiere e sorrisi con
l’addetto alla sicurezza di TAP, personaggio alquanto strano che ci fotografa
in continuazione ed entra nei fondi delle persone senza autorizzazione;
infatti, come altri esponenti di TAP, è stato allontanato dai carabinieri di
Melendugno durante un sopralluogo.
La violenza, mi dispiace per voi cari TAPPINI, non c’è stata, la
violenza è quella che usate voi con le vostre parole, le vostre istigazioni, il
vostro malaffare.
Ma torniamo all’interno del Gran Hotel delle Nazioni a Bari dove il
Sig. Elia, dalle cui parole si intuisce che, o non conosce il progetto, o fa
finta di non conoscerlo. Scambia delle operazioni anteoperam come inizio dei
lavori. Come dice la stessa VIA ciò che loro vorrebbero fare, Bonifiche
belliche e rischio archeologico “preventivo”, non possono dirsi inizi lavori.
Prendendo l’eredità di Russo il
sig. Elia crede di poter comprare tutto e tutti, ma la dignità di un popolo non
è in vendita.
Elia esordisce tranquillizzando i giornalisti dicendo che nella fase
di lavoro saranno molto attenti e rispettosi dell’ambiente. Finora non è stato
mai così; tanto è che il ministero ha dovuto spezzettare il loro progetto per
potergli permettere di ottemperare alle prescrizioni anteopera in corso. A noi non
interessa che si comportino bene, a noi interessa che operino come dice la
legge, ops!!!! cosa stiamo dicendo? Per
TAP il governo ha cambiato anche quella.
Poi ci spara il leitmotiv che fu anche di Russo, le compensazioni al
comune di Melendugno. Andiamo per ordine, innanzi tutto TAP, Governo Italiano
ed Europa avrebbero dovuto accordarsi, come successo in Grecia, Albania e
Turchia con un HGA, i ristori alle nazioni che ospitano le infrastrutture, e
questo non riusciamo a trovarlo da nessuna parte, che poi , se dobbiamo parlare
di royalty, non previste per lo stato Italiano (bhooo?) anche ci fossero,
mentre nel resto del mondo sfiorano o toccano il 75%, in Italia siamo su 7
massimo 10%.
Cosa propone il signor Elia e TAP da lui rappresentata (Tap che
ricordiamo non ha risarcito ancora i pescatori di San Foca)? Dare soldi al
comune di Melendugno per pulire le spiagge. E cosa fa? Mostra la fotografia
delle Cesine, lontane 5 km dall’approdo e marina di Vernole.
Ma lo sa il sig. Elia che su 30 km di costa sono pochissime le
spiagge? E che di quelle spiagge, ahi noi!!!, poche sono libere e che i lidi hanno
l’obbligo di pulire sia il loro spazio che lo spazio di spiaggia libera a loro confinante? Ma forse
vuole andare lui direttamente a pulire i 30/40 metri di spiaggia libera
restanti con rastrello e secchiello, se ci dice quando ci va potremmo
incontrarci e fare un bel castello di sabbia, li si che avremo da imparare da
lei.
Una cosa che noi del comitato troviamo non interessante per la
battaglia, ma ci interessante per capire a che livello di disinformazione TAP è
arrivata. Parliamo un attimo degli approdi individuati,20 secondo l'AD, e che
per TAP, portano a pensare, che San Foca sia l’approdo meno impattante. A
ritenere la valutazione delle 13 alternative(fonte DM223/VIA) proposte da TAP
falsata da un uso non corretto delle griglie di comparazione è stata sia la
Commissione Tecnica VIA Regionale che il Ministero Dei beni Culturali.
In questi documenti ufficiali è chiaramente scritto che utilizzando correttamente le griglie l'approdo di San Foca risulterebbe in ordine il quarto meno impattante.
Riportiamo questa valutazione, fatta ufficialmente da altri, non perché riteniamo l'opera utile in un altro punto d'approdo ma per far capire quanto sull'iter autorizzativo il governo sia andato con le fette di salame sugli occhi.
In questi documenti ufficiali è chiaramente scritto che utilizzando correttamente le griglie l'approdo di San Foca risulterebbe in ordine il quarto meno impattante.
Riportiamo questa valutazione, fatta ufficialmente da altri, non perché riteniamo l'opera utile in un altro punto d'approdo ma per far capire quanto sull'iter autorizzativo il governo sia andato con le fette di salame sugli occhi.
Per finire un solo giornale non era presente alla conferenza stampa,
quell’unico giornale che quella mattina non ha rilanciato la notizia della
conferenza stampa e che il giorno dopo ha stampato solo un trafiletto con le
solite notiziole. Bene, quel giornale oggi dedica due pagine che sembrano quasi
minacciose, con esternazioni di quella Bellanova che dice di avere a cuore il
territorio (ricorda il nostro incontro a San Foca quando già allora non la
credemmo?) ma poi lo vende e vende la sua dignità per una poltroncina al fianco
di quel Renzi che mistifica le informazioni. Presidente, lei è lontano dalla
realtà, lei è lontano dalla verità, lei è lontano dal popolo.
Lei, che non ci rappresenta, non può permettersi di minacciare e fare
disinformazione (è pure vero che siamo al 77° posto per la libertà di stampa),
lei non può dire che è tardi per lamentarsi quando sono 6 anni che lottiamo per
avere il diritto di contestare quest’opera, le vogliamo ricordare che
quest’opera ci è stata imposta prima dal governo Berlusconi e via via dagli
altri governi che si sono succeduti, le vogliamo ricordare che non c’è stata
nessuna consultazione pubblica e che di fatto, lei e il suo governo, ha
cambiato una legge per favorire TAP e Tempa Rossa.
E poi questo giornale da spazio a un docente, prendiamo in prestito le
parole di Rina Durante, “Conosco invece un tizio un professore/ che
studiando con cura la Quistione/ del Mezzogiorno in breve è diventato/ un
grosso personaggio, un deputato/ dirige enti corsi e scuole d'arte/ e gli
entrano quattrini da ogni parte/ per lui la Quistione meridionale/ è stata
certamente un buon affare.”. Questo illustre professore ci dice che la TAP non
è tanto invasiva come lo sono stati gli abusi edilizi, bhe certo potremmo
essere d’accordo anche con lei, infatti sono due piaghe da eliminare, ma mentre
l’abusivismo è territoriale TAP è un
problema internazionalee non è che siccome c’è il malaffare abusivismo ci
dobbiamo accollare anche il malaffare TAP. Cosa nasconde dietro tutta questa
difesa al TAP? Scusi ma questa domanda ci sorge spontanea.
Vi lasciamo ora alle riflessioni ed ad alcuni appunti che
abbiamo presentato ai giornalisti incontrati dopo la conferenza stampa di TAP,
giornalisti che abbiamo trovato provati per la solita conferenza stampa inutile
di TAP.
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TAP ha ottenuto la VIA ( valutazione di impatto ambientale) l'11/09/ 2014 e l'Autorizzazione Unica il 20/05/ 2015 con scadenza improrogabile il 16/05/2016.
In questo anno e mezzo TAP non ha ottemperato a nessuna delle prescrizioni,
molte delle quali “anteoperam”, che validavano la VIA.
Vista la situazione “disastrosa” il Ministero, su proposta della stessa TAP, approva il cosiddetto “spezzatino” dell'opera (18/12/2015 CTVIA 1942 riconfermato dal 1973 del 21/01/2016 ).
In pratica il gasdotto viene diviso in lotti e le operazioni in fasi.
(Lotto1-lotto1b-lotto2-lotto3 e i lavori in “fase0”, ”fase1a”, ”fase1b”, o”fase 2” e “fase3”.)
Per ogni lotto si possono chiudere le prescrizioni frazionate per
passare alla fase successiva.
Su questa base TAP dovrebbe completare le prescrizioni della “fase 0”(A29-A45-A44) per passare alla fase successiva.
La fase di costruzione dell'opera, che mantiene la validità dell'Autorizzazione
unica, si ha nella “fase 1b”,inizio perforazione tunnel.
QUAL'È LA SITUAZIONE ATTUALE?
TAP non ha ottemperato a tutte le prescrizioni della “fase zero”.
- Espianto Ulivi
- Strada accesso al cantiere
TAP non ha ottemperato a tutte le prescrizioni della “fase 1a”.
- Cantierizzazione di un’area di 2,6Ha
- Costruzione pozzo di spinta
TAP non ha ottemperato a tutte le prescrizioni della “fase 1b”.
- Inizio perforazione microtunnel
SOLO DOPO QUESTE FASI TAP POTRA’ EVITARE LE
SEGUENTI SCADENZE (16/05/2016):
- AUTORIZZAZIONE UNICA (Ministero Sviluppo Economico)
1.
ESENZIONE ACCESSO TERZI (UE,Autorità
dell'Energia,in deroga al terzo pacchetto energia garantisce l'uso
monopolistico del gas)
- ESENZIONE PROPRIETARIA (UE,Autorità Dell'Energia,in deroga al terzo pacchetto energia garantisce l'uso proprietario dell'opera)
- Dopo il 16 non RIENTRERANNO PIU’ NEI PROGETTI DI INTERESSE COMUNITARIO(PIC)
RICORDANDO CHE:
L' Autorità di Bacino e il comune di Melendugno hanno contestato
l’inizio lavori per il 13 Maggio perché in contrasto con l'imposizione della
VIA e dell'Autorizzazione Unica.
CREDIAMO CHE:
TAP, con la solita arroganza, proverà a forzare o proporrà soluzioni ”alternative”
per convincere i suoi finanziatori dell’inizio lavori. Restiamo vigili e
cercheremo di sventare quella che sembra una
TRUFFA
AI CONTRIBUENTI.
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