L’anno scorso TAP si è infiltrata
nelle giovani menti sponsorizzando Battitti Live. Il Comitato NO Tap è stato
ben attento a non creare confusione in mezzo al quel pischellame che ballava al
ritmo di pop italiano. Tap sa dove e come agire, lo fa subdolamente cercando di
creare i contrasti tra chi, ignaro di ciò che gli succede sulla propria testa,
ha voglia solo di divertirsi o chi, come in questo caso, pensa alla preghiera
da rivolgere al suo santo patrono.
Ma quel nome su di un manifesto
poi resta in testa, viene associato a qualcosa di positivo, ma non ha nulla di
positivo, anzi, in tre anni di contrasto a quest’opera, abbiamo più volte
dimostrato la sua inutilità totale, la sua progettazione carente, i mille e più
buchi neri che si celano dietro questa operazione che sembra ed è più
politico/affaristica che strategica perché di strategico non ha nulla se non
segnare per sempre un territorio.
Infiltrarsi con i soldi (a chi non
servono i soldi?) vedi Telenorba che non si regge economicamente in piedi, vedi
un comitato feste.
Questa è la tattica, comprare il
consenso, come Enel insegna, da una parte si uccide dall’altra si fanno grandi
cose per lo sport, lo sport che dovrebbe essere salute in mano a chi la salute
la annienta. E così TAP, oggi è per San Pietro e Paolo a Galatina, domani sarà
il main sponsor di qualche squadra di calcio.
Che ne sanno i ragazzini di
Battiti Live di cosa è TAP? Cosa ne sanno le signore che vanno in chiesa di
TAP? Loro in quei giorni capiscono solo che c’è una messa e che ce il cantante
salentino che va per la maggiore e che forse bisogna ringraziare TAP senza,
ripetiamo, sapere neanche cosa sia TAP.
Ci meravigliamo invece del
vescovo, ci meravigliamo del comitato feste e ci meravigliamo dichi accetta di
parlare e farsi dare soldi da personaggi senza scrupoli, incapaci di presentare
un progetto decente, troppo impegnati a tessere tele per i propri profitti,
calpestando, senza scrupoli, la dignità delle persone.
Il comitato sta pensando cosa
fare, di certo, anche se è un movimento laico, non vuole disturbare lo
svolgimento delle attività religiose, tanto meno rovinare la festa di una
cittadina che è nel centro del Salento. Cercheremo insieme le azioni da portare
avanti, perché noi, a differenza di TAP, abbiamo rispetto per le persone.
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