In questa lotta che, guardando le altre lotte che si svolgono
sul territorio Italiano, è ancora agli inizi, c’è una parola che si differenzia
tra tutte STRATEGIA. È per una presunta strategia, mai dimostrata, che Europa e
governo italiano ci vogliono imporre quest' opera; Abbiamo incontrato, in
questi giorni, Erri De Luca che ci ha detto:
" Negli anni settanta tutto si doveva fare per la paura del
terrorismo ora tutto va fatto perchè è strategico!”
E' con strategia che TAP distingue, nelle sue slide, chi è a
favore in verde e contrario in rosso. È con strategia che noi cerchiamo di
opporci, cercando ogni giorno il modo di mettere un sassolino nell’ingranaggio
di questa multinazionale senza scrupoli che crea lobby all’interno dei palazzi.
Strategia energetica: quasi due anni fa abbiamo iniziato a
prendere maggiore consapevolezza di cosa e chi stavamo combattendo. Abbiamo
iniziato, noi piccolo popolo di frontiera, in questo lembo di terra chiamato
finisterrae, a interessarci di fonti energetiche e geopolitica per scoprire il
grande bluff TAP. Riporto qui sotto un passaggio di un ‘intervista fatta ad
Alberto riguardante la strategia energetica.
“L’accusa di ideologismo troppo
spesso indirizzata ai comitati che si oppongono a queste opere è invece da
rivolgere a molti dei rappresentanti delle Istituzioni. La realizzazione di
progetti quali quello della TAP, della TAV, del MUOS viene ritenuta strategica.
Perché ci sia una strategia ci devono essere tuttavia un “agos”, colui che
conduce, ed uno “stratos”, un popolo che lo segua confidando in lui per la
vittoria della “guerra”. Nel caso delle opere precedentemente citate “agos” e
“stratos” si fronteggiano e chi si trova nelle posizioni di comando chiede che
l’esercito si compatti e obbedisca agitando lo spauracchio della crisi
energetica o promettendo paradisi industriali di piena occupazione attraverso
l’abbassamento dei costi dell’energia. Affinché lo sviluppo sia autentico progresso,
esso deve concretamente migliorare le condizioni di vita della maggior parte
della popolazione altrimenti è soltanto foriero di pauperismo e su questo
rischio le Istituzioni dovrebbero vigilare. Basterebbe fare un bilancio della
presenza dell’Ilva e di Cerano sui territori per rendersene conto.”
Strategie di TAP: Un anno ero a Roma, non so chi di voi conosce il Papero
Giallo, i salentini fuori sede di zona San Giovanni sanno di cosa parlo. Ero li
che prendevo da mangiare e aspettando che fosse tutto pronto mi son fermato ad
ascoltare il discorso politico di due anziani clienti. I due, tra un sorso di
birra e l’altro parlavano dei politici e di come lavorano. Uno dei due,
prendendo tempo e guardando verso il sole disse: sai qual è il fatto? Che se
parli non sapendo e sbagli, sei un ignorante, se parli sbagli ma conosci
l’argomento sei un criminale. Io non so di che razza sono i nostri politici, ma
di certo non sono mai riusciti a darci spiegazioni sulla strategia energetica e
tanto meno riuscire a giustificare la necessità di TAP. Tap che gira tutti i salotti
“buoni”; dalla provincia, alla regione, dai ministeri, ai palazzi di UE e del
dittatore azero Aliyev, che fa strategia e lobby e nelle slide distingue tra
buoni e cattivi tra pro e contro tra verdi e rossi.
Queste sono le strategie di TAP- DIVIDERE – mettere Lecce contro Brindisi,
mettere la popolazione una contro l’altra promettendo compensazioni, facendo
opera di sciacallaggio, ecco cosa è TAP.
Ma TAP qui ha toppato la popolazione si è compattata e se prima era un NO
per salvaguardare il territorio, ora la popolazione tutta inizia a parlare di
grande bluff di inutilità totale, per questo TAP fa incontri pubblici in
svizzera e Roma mentre evita gli incontri pubblici qui nel Salento. Qui non ha
nessuno da convincere.
La strategia di TAP, creare tensione. Ecco perché fa arrivare la
piattaforma il giorno di pasquetta, ecco perché istiga continuamente con le
compensazioni, accusandoci di nimby (non nel mio giardino) anche quando sono
due anni che la popolazione tutta rigetta quest’opera ovunque venga fatta.
La nostra strategia: un sassolino in ogni ingranaggio di TAP. Tap crea
lobby? Noi cerchiamo i politici responsabili e gli chiediamo conto. Tap
presenta un progetto? Noi studiamo il progetto e troviamo tutte le carenze. Il
governo parla di strategia energetica? Noi studiamo la strategia fino a
scoprire che non esiste un piano energetico italiano o europeo. La nostra
strategia è semplice
DIFENDERCI DA CHI CI VUOLE CALPESTARE CON L’AIUTO DI UNO STATO COMPIACENTE
DELLE MULTINAZIONALI.
-
BASTA ESSERE CITTADINI CLIENTI DI UNO STATO
AZIENDA !!!!
La nostra prossima iniziativa – una maglietta rossa per dimostrare la
nostra contrarietà a tap il giorno di pasquetta, ovunque si decida di
festeggiarla.
Buone feste a tutti
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