Stato dell opera. Tutto fermo lungo il tracciato ed in particolar modo
nella zona San Basilo dove, come da iter, entro il 16/5/2016 sarebbe dovuto
partire lo scavo del pozzo di spinta. Ciò non è avvenuto. In quei giorni, nella
ricorrenza della Madonna di Roca, gli uomini di TAP, nella penombra del
tramonto, alzavano una ridicola rete a tre km di distanza da San Basilio,
dichiarando, così, aperto il cantiere. NOE, vigili e carabinieri, hanno
rilevato il non avvio dei lavori nella scadenza prefissata, ma qualcuno a Roma,
negli uffici dei ministeri, e un PM, ora
in pensione, hanno voluto vederlo.
Per noi l'autorizzazione unica a
costruire è bella che scaduta, come da Art.5 della stessa.
In zona Prt, masseria Capitano, TAP è ferma. Dopo le bonifiche
belliche nulla si muove.
I proprietari, della masseria,
stanno effettuando dei lavori di ammodernamento. Troviamo quanto mai strane
alcune coincidenze: la strada ammodernata, casualmente, finisce all'ingresso
della zona delimitata per il prt; stranamente dal muro abbattuto passano gli
operai di TAP che vanno in zona a controllare che i loro buchi siano ancora li;
stranamente, o forse no, i lavori in masseria li sta effettuando la Messapia di
Castī di Lecce - con questa ditta collabora
uno dei proprietari della masseria, e fin qui nulla di strano, se non fosse che
abbiamo saputo che questa ditta sarà subappaltatrice della Mello per la messa a
dimora degli ulivi, naturalmente sarà quest'ultima a doversi incaricare di
risolvere le ottemperanze delle prescrizioni,come prevede un apposito parere
della CTVIA. In bocca al lupo.
In Grecia e Albania per TAP le cose non vanno meglio e tantomeno in Azerbaigian che, a quanto pare, è in crisi e per poter veramente costruire, oltre a ottemperare alle prescrizioni, attende i finanziamenti Europei (soldi nostri). Ma personaggi che assecondano TAP, nostri concittadini, avvicinano la popolazione per inculcare nell'animo la rassegnazione, dicendo loro che è meglio accettare e prendere ciò che si può, perché, tanto, la faranno ugualmente. Poco importa a questi personaggi che ancora è molto dura per TAP poter partire con i lavori, poco importa se quei soldi arrivano da uno stato sotto dittatura - loro, che non hanno paura di sommare i dittatori, se ne escono sempre con la solita frasetta ad effetto "tutto l'approviggionamento energetico arriva da paesi instabili", lo sappiamo benissimo, e noi speriamo che ciò cambi, per questo non vogliamo un ulteriore dittatore, ed un'altra multinazionale che faccia danni come ce ne sono tante nel mondo. Siamo per una democratizzazione delle fonti energetiche non per la somma di dittatori e sopprosi -, poco importa che siano state pagate tangenti a un esponente dell’ UDC perché venisse fatta passare l'idea che l’Azerbaigian è un paese democratico mentre, in verità, sistematicamente, giornalisti, avvocati, artisti e oppositori politici, finiscono in galera se non peggio. Questi personaggi riescono anche a camminare a testa alta nel paese dicendosi contrari all’opera. Strano modo di essere contro.
Strano davvero, sono contro
aiutando TAP ad inserirsi nel tessuto sociale. Ricordiamo che l'elemosina che TAP sta elargendo, compresi i corsi da
masterchef, sono dovuti a TAP per far vedere all’Unione Europea che sono ben
accetti sul territorio. Non crediamo che prendendo i loro soldi e partecipando
ai loro incontri ci si possa considerare contrari, noi crediamo, più che altro,
che siate complici.
Per fortuna c'è una componente della società civile che questo scarto tra pro e contro lo ha capito, ci riferiamo ai contadini che hanno inviato la lettera alla Bei per denunciare i modi di TAP, ai ristoratori che hanno risposto alla provocatoria iniziativa “Mena” con un altro manifesto in cui difendono la cucina genuina del Salento e si sentono offesi da una multinazionale che nulla a che vedere ne con la salute alimentare, ne con il territorio ed i suoi prodotti. E grazie anche all’associazione dilettantistica”amatori”, che resasi conto dell'errore, hanno rinunciato ai quei trenta denari. Ma anche a tutte le altre associazioni sportive e no che non hanno minimamente pensato di partecipare al concorso indetto dalla multinazionale con sede in Svizzera.
Sono molteplici i motivi per dire NO a TAP, ai suoi soldi e al suo
agire. Ci sono tante ragioni per chiudere le porte in faccia a chi mente per il
proprio interesse e che, per il proprio interesse, svende la terra, su cui vive, ed i propri concittadini. Per noi è stato sconvolgente scoprire, oltretutto,
che le associazioni, scelte per i finanziamenti, sono composte da questi
personaggi e che addirittura fanno parte di più associazioni. Ci sconvolge che
gente, che frequenta abitualmente la chiesa, chiuda gli occhi, davanti ai
diritti umani violati e allo scempio ambientali, per potersi comportare da
novello giuda e non da buon cristo.
Ultima notizia che riguarda la Regione Puglia. A dicembre è stata sollevato, da parte della giunta regionale, il conflitto di attribuzione d‘avanti la Corte Costituzionale, questo a testimoniare che gli enti locali sono stati esclusi dalla decisione sul progetto e che è ora di finirla con l’ aprire le porte a multinazionali, senza scrupoli, senza dare, alle popolazioni locali, la possibilità di opporsi o di averne gli strumenti.
Noi restiamo sempre a disposizione e crediamo che rinunciare a TAP, come hanno fatto in tanti, è il miglior modo di fare comunità. Buon San Niceta dellu terremotu a tutt*
Ps: dovremmo prendere esempio dai nativi americani e lottare al
loro fianco, contro queste opere inutile e dannose che vengono imposte da
speculatori e governi senza scrupoli, da personaggi che hanno a cuore solo i
propri interessi e non quelli della collettività.
http://www.recommon.org/standing-rock-banca-intesa-non-risponde-ai-nativi-e-alla-casa-bianca-arriva-trump/