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sabato 17 dicembre 2016

COMUNICATO N°16.- TAP COME L'OLANDA DI CRUIFF - caos organizzato, stato dell'opera e ditte interessate.

COMUNICATO N°16 .- TAP COME L'OLANDA DI CRUIFF -
- caos organizzato, stato dell'opera e ditte interessate. -



Arancia Meccanica è stato un dei film più interessanti del regista Stanley Kubrick. Un film sulla noia giovanile e sulla violenza che da questa scaturisce. Noia dei piccoli borghesi che giravano di notte a cercare violenza per soddisfare la loro voglia di adrenalina. Ma Arancia Meccanica era anche il soprannome dato alla nazionale olandese di calcio ai tempi del grande Cruiff, il gioco moderno di quella nazionale lasciò tutti estasiati, anche chi, fino ad allora, aveva vinto tre coppe del mondo, quel Brasile che stava per perdere il suo più grande interprete, Pelè. Fu, infatti, un cronista brasiliano a affiancare un altro nomignolo a quella nuova e grandiosa squadra, la definì “il caos organizzato”
Ecco, TAP gioca come quell’Olanda, attua, cioè, il caos organizzato. È da quando abbiamo avuto la sventura di incontrarla che lavora così, aiutata dai suoi amici in parlamento e dai suoi bravi consulenti politici qui nel Salento. Ed ora siamo alla nuova puntata delle castronerie TAP. Caos è quello che mette in piedi ogni volta che è in difficoltà. A volte non siamo in grado di trovare dei documenti, a volte arrivano di notte o nel fine settimana, a volte ne produce milioni con sui c'è scritto il nulla, come quelle mandate ultimamente al ministero o ad arpa.
Cosa succede in zona San Basilio, in zona Capitano e su tutto il tracciato?

Iniziamo dalla zona San Basilio - ribadiamo per l’ennesima volta che qui sarebbe dovuto partire il cantiere il 16 maggio ma ciò non avvenne, infatti, gli uomini di TAP avevano eretto una semplice rete rossa di plastica, attaccata a quattro alberelli, in un’altra zona distante 4 km circa da San Basilio, ma lì un PM ci ha visto un avvio lavori, che vista! –  TAP, probabilmente fiduciosa della vincita, nella scommessa referendaria, si è precipitata a posizionare, recintando così, quasi l’intera area che dovrebbe essere interessata dal pozzo di spinta del microtunnel, degli enormi conci in cemento con rete annessa. In più ha tolto due piccoli muretti a secco.  A che serve tutta quella recinzione? Molto semplice, secondo noi a far vedere che fanno, una ennesima prova di forza, dimostrare che loro se ne fottono dei regolamenti, per loro tutto è possibile, hanno la politica dalla loro, come dimostrato anche nella puntata di Report. A cosa serve altro? Volevano essere pronti a togliere gli alberi qualora avesse vinto il SI e quindi non avere di mezzo la regione, che per inciso non è che stia fermando TAP, ma sta solo facendo rispettare iter e leggi, cosa che a TAP e Governo Italiano non va bene. A dimostrazione di quello che diciamo, dopo la prima settimana di fermento e una ventina di operai al lavoro intorno al quel recinto e a qui minuscoli muretti, ora tutto è fermo.










  
Intanto in zona Capitano sono apparsi tanti buchi per terra. Credevamo fossero le buche per il deposito degli ulivi, ma essendo troppo vicini tra loro abbiamo scartato questa ipotesi. Secondo noi, avendo anche qui seri problemi: acqua inquinata; un progetto non ultimato -  manca la parte Snam- problemi con il progetto per lo stoccaggio degli ulivi, insomma fanno finta di lavorare. Con quei buchi, probabilmente, hanno segnato i contorni delle costruzioni che dovrebbero far parte del PRT.
Ricordiamo che TAP non ha ancora risolto molti dei suoi problemi, problemi dovuti alle sue negligenze, alla sua incapacità di formulare un progetto fatto bene, un progetto sicuro, un progetto che non preveda, durante il suo iter autorizzativo, aiuti da parte di funzionari.

Sul tracciato ed in mare ulteriori dimostrazioni di ciò che diciamo. Lungo gli otto km, TAP deve fare nuove prospezioni che dovevano essere inserite nel progetto, ma il TAP può tutto, il TAP è buono e magnanimo, quindi a lui si fanno fare le prospezioni quando sarebbero già dovuti partire i lavori. Tap per queste prospezioni non avrebbe il dovere di mandare comunicazione al comune ma lo fa, e cosa scopriamo? Che mentre al comune dice che sono delle prospezioni, allo stesso tempo manda lettere ai contadini per dire che dovranno posare la tubatura. A che servono queste manovre? A far vedere che tutto è fatto mentre ancora non hanno le autorizzazioni a costruire? A farci sentire circondati come abbiamo avuto modo di vedere in Grecia? Prove di Forza, è solo questo che riesce a fare il TAP, non avendo la ragione dalla sua, usa la forza. In mare stesso discorso, la grossa nave che vedete ogni tanto al largo – strano per lo più la si veda nei fine settimana, come il guappo di paese esca con il macchinone solo nei weekend per fare invidia ai compaesani, ecco, loro usano la nave per incutere timore e rassegnazione – sta effettuando delle prospezioni richieste fin dal 2014, prescrizioni specifiche della VIA. Scusate, ma a voi non sorgono delle domande? Ma a voi non “rode” un poco?  Le domande sono: ma se fanno ancora prospezioni in terra e in mare, se vengono invalidate le prospezioni precedenti (aprile 2013), come hanno passato la VIA? A voi non “rode”, come noi, che a questi tutto è permesso e gli fanno fare quello che vogliono, con la scusa dell’autorizzazione unica che dovrebbero dimostrare di avere, mentre un povero cristo ci mette anni prima che un ufficio gli risponda che stanno, finalmente, visionando i documenti ed il progetto per costruire la sua casa?
Quindi, da quello che emerge e che è emerso anche oggi con un inchiesta del The Guardian, dietro a TAP c’è molto che non va, compreso i soldi, o forse soprattutto quelli, i soldi, quei dannati soldi che fanno girare il mondo e che comprano la dignità delle persone e l’etica di chi asseconda questa opera dannosa ed inutile ovunque venga fatta.
Vediamo un poco chi sono queste ditte che lavorano con TAP, partiamo dicendo che la multinazionale in Albania si fa affiancare da SicilSaldo, ditta, a detta dei ROS, soggiogata dalla Mafia,  mentre in Grecia è affiancata dalla Bonatti su cui il The Guardian solleva qualche dubbio sulla linea retta dicomportamento. Ma troviamo interessante anche questo articolo uscito su rinnovabili.it . La società azera Socar, che tra gli azionisti vede il dittatore Aliyev, ha seri problemi per ricevere finanziamenti se non risolve i suoi problemi, che sono gli stessi del presidente, sul rapporto con i diritti umani.


 

 

 

S.M.E. STRADE S.R.L.

 
Qui da noi a gestire i lucrosi appalti e subappalti per conto di TAP ci sono: 

 - Renco S.P.A. costruirà le strutture del PRT,la centrale di depressurizzazione di 12 ettari sita tra Melenugno,Vernole,Calimera e Castrì.
 
- Enereco S.p.a. e Max Streicher S.p.a per il PRT e il tratto a terra del gasdotto. In questi mesi gli uomini Max Stricher hanno girato per il tracciato TAP con SUV grigi -

- Saipem-ENI, per il tratto in mare e studi fattibilità micro tunnel. ENI è accusata di tangenti in Nigeria e Algeria 

- Almaroma servizi di guardia. Ruolo di responsabile della sicurezza troviamo il contractor Claudio Moruzzi, già impegnato con ENI in scenari rischiosi, come Nigeria e Libia

- Mello Lucio per l’espianto e la gestione degli alberi di ulivo nella fase ante operam (fase mai avvenuta, quindi, di che inizio lavori si parla?) e post costruzione. Quest’appalto, di cui si conoscono ufficialmente solo gli estremi, vale 81 milioni di €, conosciamo anche i nomi di alcuni subappaltatori, ma, non avendo ancora riscontro cartaceo, evitiamo di scriverli, questi signori, sempre salentini, ma ancora più vicini al territorio, hanno avuto il coraggio di accettare TAP, loro sono a conoscenza che noi conosciamo il loro nomi.
 
- SME STRADE S.R.L. di Copertino. dovrebbero essere interessati alla rimozione anche dei muretti a secco lungo il tragitto, diciamo dovrebbero perchè è da aprile che non li vediamo più.
- TRIVELSONDA S.R.L. Squinzano Trivellazioni e fase prospettiva in corso a terra.

per tutti i subappaltatori saremo più precisi in seguito, ma vorremmo ricordare, a questi ultimi, che molte delle prescrizioni che tap deve assolvere spetteranno a loro. buon divertimento.


Noi cercheremo di informarvi sempre e comunque anche davanti ad evidenti pressioni, a volte abbiamo come l’impressione di essere seguiti e controllati, esperienza già vissuta in Grecia, Grecia che credevamo potesse essere più democratica, ma la democrazia si perde dietro gli interessi delle multinazionali.

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